Combattere la cellulite col cibo: si può?

La cosiddetta “cellulite”, eterno fardello di noi donne, è il termine comunemente usato per indicare la P.E.F.S. (pannicolopatia edemato-fibrosclerotica)
Mi direte: a voi medici piace sempre complicare tutto! 
Avete ragione, ma, in questo caso, nella parola è contenuta la definizione stessa del termine: si tratta infatti di una alterazione cronico-degenerativa del pannicolo adiposo sottocutaneo, accompagnata da ritenzione idrica, che può arrivare fino alla sclerosi delle fibre connettivali, che si rompono. 

Non bisogna confondere la cellulite con l’adiposità localizzata o con il grasso di troppo: infatti anche molte persone magre ne possono soffrire.
Purtroppo non si conosce una vera e propria causa scatenante, ma solo una serie di fattori (genetici, costituzionali, ormonali o legati a cattive abitudini di vita) che possono contribuire alla comparsa o all’aggravamento del problema.
Non potendo intervenire sul sesso femminile e sulla razza bianca, dobbiamo giocarcela al meglio con tutti gli altri fattori predisponenti, tra i quali spicca l’alimentazione.

Il primo passo è quindi non scoraggiarci, ma anzi, cercare di combattere la cellulite tutti i giorni a tavola, seguendo un regime alimentare sano ed equilibrato. In che modo?

Acqua, per idratare e depurare

L’idratazione dell’organismo rappresenta il punto fermo iniziale, per “lavar via” le tossine che si possono accumulare.
L’ideale sarebbe bere 2 litri di acqua oligominerale al giorno (minimo 1,5L), abituandoci a dissetarci spesso, senza aspettare lo stimolo della sete. Ci si può aiutare in questo con tisane o limonate fresche (senza zucchero!).

Cibi depurativi e antiinfiammatori

Dato che la cellulite è accompagnata da ritenzione idrica, è necessario prediligere alimenti drenanti, diuretici e depurativi: frutta fresca e verdura (cruda o cotta) sono ottime alleate in questo.
Per quanto riguarda la frutta sono da prediligere gli agrumi, il kiwi, le ciliegie, ricchi di vitamina C, la quale svolge un’azione antinfiammatoria. L’ananas, in particolare, contiene, oltre alla vitamina C, la bromelina, un enzima che è sia diuretico, sia antiflogistico, sia antiedemigeno, importante per contrastare la ritenzione idrica e la formazione della cellulite.
Molto ricchi d’acqua sono invece anguria, melone, fragole e pesche, che favoriscono la diuresi e la depurazione; tra le verdure cetrioli e finocchi favoriscono l’eliminazione di acqua e tossine.

Il potassio, contrastando l’azione del sodio, drena i liquidi in eccesso: ne sono ricche le banane, l’avocado, le albicocche, i fichi, le verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, cicoria, cavolo verza,…), gli asparagi, i pomodori. Lo contengono anche i legumi, il pesce (l’importante è che non sia fritto!) e la carne di pollo o tacchino, che è da preferire alla carne rossa.

A tavola contro la stasi venosa e del microcircolo

L’accumulo di liquidi interstiziali determina un aumento della concentrazione di tossine, le quali, rendendo la membrana più porosa, riescono a penetrare nelle cellule, che, gonfiandosi, schiacciano il microcircolo sanguigno e linfatico, il quale non riesce più a drenare. Oltre a questo, l’accumulo di grasso e l’infiammazione del tessuto sottocutaneo comprimono i capillari, determinando stasi venosa. Risulta quindi evidente che alla base della cellulite c’è anche una disfunzione del microcircolo.

La vitamina C accorre in aiuto poichè esercita un effetto di protezione sui capillari sanguigni, favorendo la circolazione: di conseguenza tutti gli alimenti precedentemente elencati, che la contengono, sono molto utili.
Inoltre gli antociani sono antiossidanti necessari a contrastare il ristagno venoso: ne sono ricchi  i frutti rossi (lamponi, more, mirtilli, ribes, ossicocco) e la buccia dell’uva nera.

Favorire l’attività intestinale

Le fibre sono molto utili per il benessere dell’intestino, dato che accelerano la digestione, aumentano l’eliminazione di liquidi e grassi e agevolano l’espulsione delle feci. Inoltre favoriscono il senso di sazietà, aiutando a mantenere il peso forma. Aiutato dalla loro azione depurativa, il tessuto connettivo sottocutaneo riesce a eliminare meglio e più velocemente i prodotti di scarto andando a contrastare l’effetto buccia d’arancia.
E’ importante quindi scegliere cereali integrali (pasta, pane,…), legumi, frutta secca (anche se, essendo molto calorica, va consumata con moderazione!). Tra gli ortaggi finocchi, carciofi, carote e sedano sono ricchi di fibre, così come mele, pere e prugne.

Anche lo yogurt è importante dato che, grazie al suo contenuto di batteri vivi, riequilibra la flora intestinale e aiuta a distruggere ed eliminare le tossine.

I nemici 

Il primo nemico è il sale, il quale trattiene acqua e porta a ritenzione idrica e accumulo di tossine: bisogna prestare attenzione non solo al sale usato in cucina, ma in particolare a tutti quegli alimenti che lo contengono già, come ad esempio insaccati, affettati, carni rosse, prodotti in scatola, formaggi stagionati, dado da cucina.

Bisogna considerare che la cellulite in alcuni casi è legata anche ad eccesso di adipe, che comprime i capillari impendendo l’eliminazione delle tossine: per questo motivo è opportuno ridurre zuccheri e grassi. Il dolce deve rappresentare l’eccezione, non la regola, così come il consumo di alcool.

Inoltre è importante non abusare di sostanze nervine (caffeina, teina,…) poichè è stato visto che, se da un lato hanno un effetto lipolitico, dall’altro, in seguito all’effetto eccitante sul sistema nervoso, portano uno stato di stress nell’organismo, andando ad alterare tutta una serie di equilibri importanti. Infatti si viene a creare acidosi gastrica, infiammazione nei tessuti, rallentamento e danni alla circolazione sanguigna e linfatica, con conseguente accumulo di tossine e radicali liberi. Infatti l’organismo, per cercare di smorzare l’infiammazione, trattiene liquidi e con loro anche le scorie, portando alla ritenzione idrica.

Alcuni suggerimenti utili

Concludo con una serie di consigli, che possono servire quotidianamente:

  • Consumare 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura.
  • Consumare frutta fresca o succo da estrattore a bassi giri, poiché con centrifuga si perde gran parte del contenuto di fibre.
  • Condire le pietanze con succo di limone o spezie o erbe aromatiche (basilico, timo, maggiorana, rosmarino…) al posto del sale.
  • Preferire olio extravergine d’oliva a crudo e con moderazione; evitare le salse pronte.
  • Evitare il fumo: il fumo può peggiorare la buccia d’arancia poichè è un vasocostrittore che determina ritenzione di tossine e favorisce la formazione di radicali liberi, nocivi per la salute della pelle e di tutte le cellule del nostro organismo.

Bibliografia
– Massirone A. Trattato di Medicina Estetica. Volume I.
– Draelos ZD, Marenus KD. Cellulite. Etiology and purported treatment. Dermatol Surg 1997; 23 (12): 1177-81.
– Davis DS, Boen M, Fabi SG. Cellulite: patient selection and combination treatments for optimal results. A review and our experience. Dermatol Surg 2019.

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